Lo stop ai pignoramenti e agli interessi arriva con la rottamazione quinquies voluta dalla Lega nel 2025.
Nuova occasione di risparmio allontanando il pericolo del pignoramento dei beni. Dopo la definizione agevolata introdotto dalla Legge di Bilancio 2023 si parla di rottamazione quinquies per il 2025.

I debitori potranno avere la loro occasione di regolarizzare la posizione con il Fisco senza rischiare pignoramenti o pagamenti di interessi onerosi. C’è una misura proposta dalla Lega sulla stregua della definizione agevolata 2023 con sconti su interessi, sanzioni e more. I contribuenti in difficoltà nel saldare i debiti potranno tornare a respirare con la nuova sanatoria.
C’è chi ancora sta saldando i vecchi debiti a rate – da poco sono stati riammessi i decaduti dalla rottamazione quater nel 2024 per mancati pagamenti – ma già si pensa ad un ulteriore modo per sostenere i cittadini. Si tratta ancora di una proposta di Legge avanzata dalla Lega che ora è in esame in Parlamento. Chiamata Rottamazione Quinquies, assomiglia alla precedente versione ma rende più agevoli i pagamenti da parte dei contribuenti.
Gli sconti si dovrebbero applicare ai carichi affidati all’Agenzia delle Entrate-Riscossione fino al 31 dicembre 2023. Come nella Rottamazione quater i debitori eviterebbero di corrispondere interessi di mora, sanzioni amministrative e aggio di riscossione. Dovrebbero pagare, quindi, solo le somme a titolo di capitale e le spese di notifica.
I dettagli della rottamazione quinquies: perché sceglierla
Se la proposta di Legge verrà accettata i contribuenti in difficoltà potrebbero ridurre in modo netto l’importo da corrispondere all’AdE e in più avrebbero la possibilità di dilazionare il pagamento. La rottamazione quinquies prevede uno stralcio di interessi e sanzioni con riduzione della somma da corrispondere anche del 40/50% in base alla tipologia di cartella esattoriale.

Tra gli altri vantaggi il blocco immediato delle azioni esecutive. Significa che l’adesione alla rottamazione porterebbe alla sospensione di fermi amministrativi, pignoramenti e ipoteche. Non ci sarebbe nessun’altra iscrizione a ruolo per lo stesso debito e, in più, come detto si potrebbe rateizzazione il pagamento fino a 120 rate ossia 10 anni. La nuova definizione agevolata sarebbe dedicata alle persone fisiche e giuridiche (autonomi, artigiani, imprese, professionisti) che potranno aderirvi volontariamente inviando apposita richiesta all’Agenzia delle Entrate.
Altri beneficiari della nuova rottamazione sono coloro che sono decaduti dal piano di dilazione delle versioni precedenti e voglio rientrare avendo un carico compatibile con le nuove regole. I vantaggi sono notevoli, quando il Decreto attuativo entrerà in vigore bisognerà approfittarne subito. Si attende l’ufficializzazione entro il 2025 o al massimo con la Legge di Bilancio 2026.