Il Fisco monitora i movimenti di denaro e le spese facendo scattare controlli in caso di dubbi sulla legittimitĂ delle operazioni.
Tutti noi potremmo finire nel mirino del Fisco, nessuno escluso. Anche il piĂš onesto e integerrimo degli italiani potrebbe essere sottoposto ad un accertamento. Errare è facile, soprattutto se non si conoscono le operazioni che lâAgenzia delle Entrate monitora.
Evitare di destare lâattenzione del Fisco è lâunico modo per non dover giustificare le operazioni effettuate. Per riuscire in questo intento bisogna sapersi muovere nella legalitĂ senza commettere per errore, ingenuitĂ o superficialitĂ azioni poco chiare. Ă proprio quando lâAgenzia delle Entrate riscontra incongruenze, sbagli e difformitĂ che fa scattare i controlli e dove previsto gli accertamenti.
In tal caso il contribuente dovrebbe fornire prove del fatto che la spesa sostenuta, il bonifico inviato o il movimento sul conto rientri tra le azioni legali e non sia nĂŠ un tentativo di evasione fiscale nĂŠ di riciclaggio di denaro. Gli strumenti che il Fisco può usare liberamente per eseguire i controlli sono tecnologicamente avanzati e sfruttano anche lâIntelligenza Artificiale. Funzionano come un campanello dâallarme che suona quando câè qualcosa di apparentemente strano e poco chiaro. Noi dobbiamo evitare di farlo suonare prendendo atto di come agire in sicurezza.
Lâaccertamento si concluderĂ quasi certamente con esito positivo non avendo nulla da nascondere ma meglio non rischiare. Lâobiettivo dei cittadini deve essere quello di evitare di far scattare i controlli del Fisco. Certo non dobbiamo essere terrorizzati ogni volta che effettuiamo un pagamento ma dobbiamo essere consapevoli che alcune spese piĂš di altre richiamano lâattenzione dellâAdE.
Determinante è la capacitĂ di spesa del contribuente. Se il Fisco rileverĂ una discrepanza tra reddito dichiarato dal contribuente o non dichiarato e ciò che si può desumere sulla base delle spese sostenute o dagli indici di capacitĂ di spesa applicabili allora lâente inviterĂ il cittadino a presentarsi presso lâUfficio di competenza territoriale per fornire prova che la discordanza non si può ricondurre da unâevasione dâimposta.
Tenute particolarmente sotto controllo sono le spese legate allâacquisto di criptovalute, auto, immobili, beni di lusso. Comprare una macchina da 50 mila euro quando il reddito dichiarato è inferiore è logico che faccia scattare dei sospetti. Lâonere della prova spetta, come detto, al contribuente. Questo dovrĂ dimostrare che i maggiori redditi determinati dal Fisco non derivano da somme sottratte ad imposizione. Sottolineiamo come i controlli scattino se il tenore di vita del cittadino risulti superiore al reddito dichiarato di almeno il 20%.
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