La banca ha chiuso il mio conto corrente senza preavviso e ho scoperto che potevano farlo

Ritrovarsi con il conto corrente chiuso senza preavviso su decisione della banca può essere un grave problema, e invece è possibile. Ecco quando può accadere.

Ognuno di noi ha un conto corrente (alcuni anche più di uno), utile per gestire non solo i propri risparmi, per chi li ha, ma anche per effettuare i vari pagamenti, oltre che per vedersi accreditato stipendio o pensione. Gestirlo ormai è semplice per tutti, anche per chi non ha grande familiarità con questi strumenti, grazie all’home banking, che consente di visualizzare in ogni momento, grazie a PC o smartphone, quanto depositato, oltre a eventuali movimenti e cambiamenti. Nonostante tutto, non si possono escludere imprevisti davvero poco piacevoli, che possono mettere in difficoltà chi li vive, come la chiusura improvvisa.

donna controlla conto corrente
La banca può chiudere il conto corrente – Bellamica.it

Il disagio è ovviamente grande non tanto quando a deciderlo è il correntista, ma la banca stessa, che può agire in via autonoma senza la necessità di avvisare il cliente, se non a fatto compiuto. Se questo dovesse accadere si può pensare che l’istituto di credito abbia esercitato un diritto non previsto, ma in realtà non è così, ci sono infatti dei casi ben precisi in cui questo è consentito.

Conto corrente chiuso dalla banca: quando è consentito farlo

Si tende a pensare che il conto corrente sia uno strumento che ci consente di gestire al meglio i nostri soldi, per questo si possa agire liberamente come meglio si crede. Questo però è vero solo in parte, nel momento in cui lo si sottoscrive ci sono infatti delle condizioni previste dal contratto a cui si deve sottostare e che è importante tenere presenti per tutto il momento in cui lo si tiene aperto.

In caso di insoddisfazione l’intestatario può evidentemente valutare di chiuderlo e decidere se aprirne un altro, magari con particolari differenti, o addirittura passare a un altro istituto di credito. Ci sono però delle situazioni in cui è la banca ad agire in via autonoma e chiuderlo informando della situazione solo successivamente, a quel punto nonostante il disagio si può fare ben poco. Il Codice Civile Italiano consente la rescissione unilaterale del conto corrente qualora si dovessero verificare casi che compromettono la fiducia tra le parti o se il cliente non rispetta le clausole a cui aveva aderito.

cliente in banca
La chiusura del conto corrente può essere unilaterale – Bellamica.it

Non è possibile comunque agire senza alcun preavviso (almeno 15 giorni, a meno che non ci siano cause gravi) o senza alcuna motivazione. Anzi, se si dovesse eseguire la procedura senza rispettare queste due casistiche è possibile rivalersi da parte dell’utente nei confronti della banca, rendendo la chiusura illegittima. Tra le motivazioni ritenute gravi ci sono, ad esempio, sospetti di attività illecite, mancata documentazione richiesta o comportamenti che mettono a rischio la banca.

La chiusura unilaterale può prevedere un risarcimento se questo ha causato danni. Tra questi, possiamo indicare i danni economici, come le more inflitte se non si è riusciti a pagare le bollette nei tempi previsti, o danni morali, come lo stress generato da questo inconveniente. L’indennizzo può essere richiesto presentando richiamo formale nei confronti dell’istituto di credito dimostrando l’azione scorretta attraverso un richiamo formale. Qualora la risposta non fosse soddisfacente, è possibile rivalersi all’Arbitro Bancario Finanziario (ABF). Se anche questo non dovesse avere effetto, è possibile presentare un ricorso all’ABF, un organismo indipendente che risolve controversie tra clienti e banche. Ogni dubbio a riguardo può essere chiarito contattando un avvocato.

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