Il latte del supermercato non è tutto uguale: Altroconsumo ha dichiarato qual è il migliore

Chi è solito acquistare il latte del supermercato deve sapere che non tutti sono uguali, grazie ad Altroconsumo possiamo sapere qual è il migliore.

Il tempo libero che molti di noi abbiamo a disposizione è davvero poco, per questo non si può pensare di dover passare dai vari negozi per acquistare tutto quello di cui abbiamo bisogno. Anzi, la maggior parte delle persone attendono la fine della settimana per fare la spesa, così da dover risparmiare anche negli spostamenti, puntando preferibilmente sullo stesso punto vendita dove prendere tutto. E’ però un errore pensare che ogni marchio sia uguale all’altro, questo vale anche per il latte del supermercato, proveniente da aziende diverse, ma con caratteristiche che possono variare anche non di poco.

acquisto latte del supermercato
Altronconsumo aiuta a scegliere il latte del supermercato – Bellamica.it

Prima di mettere un prodotto nel carrello dovremmo quindi valutare bene cosa abbiamo tra le mani e comprendere se davvero quello prescelto faccia al caso nostro. Non si può quindi basare la propria decisione solo sulla base del costo, ad allontanare ogni dubbio a riguardo ci pensa Altroconsumo, vero riferimento per i consumatori.

Non sai quale latte del supermercato scegliere? Altroconsumo ti aiuta

Riuscire a districarsi tra i vari marchi in vendita non è sempre così semplice per chi non è un intenditore del settore, per questo conoscer alcune linee guida a cui fare riferimento, come quelle fornite da Altroconsumo, può essere utile. L’associazione, infatti, nasce per dare un supporto in ogni ambito ai consumatori, così da comprendere cosa sia meglio scegliere ed evitare decisioni di cui ci si potrebbe pentire.

Questa volta si è deciso di dare una serie di indicazioni utii quando non si sa quale latte del supermercato acquistare, non prendendo in considerazione solo le differenze che tutti conosciamo, ovvero quella tra latte intero, scremato, parzialmente scremato o ad alta digeribilità, che tutti consideriamo quando siamo in dubbio. Pur di dare un quadro attendibile, sono stati presi in considerazione diversi elementi, quali la presenza sulle etichette delle indicazioni obbligatorie per legge, le analisi fatte in laboratorio, l’imballaggio, in particolare la quantità di materiale, la tipologia di materiale e le informazioni per il corretto smaltimento.

latte del supermercato
Saper distinguere il latte del supermercato è importante – Bellamica.it

Nella valutazione i test hanno un’influenza del 40% sulla classifica finale, volti a comprendere la composizione nutrizionale, sia per l’acqua legata al punto di congelamento, sia per l’acidità e il danno termico (che porta la presenza di furosina e lattulosio). Calcolata anche la presenza dell’Aflatossina M1, potenzialmente cancerogena, per concludere con la prova di stabilità per capire la correttezza della sterilizzazione. Stessa percentuale anche per l’assaggio, e sarebbe stato dfficile pensarla diversamente, mentre si chiude con un 10% a testa per etichetta e imballaggio.

Non mancano, come spesso capita, alcune soprese. In vetta, infatti, non troviamo uno dei brand più noti, ma il Carrefour classic latte Uht parzialmente scremato microfiltrato 100% italiano (prezzo medio 1,09 euro), che è risultato al primo posto sia come qualità, sia come rapporto qualità prezzo, con un punteggio di 67/100. Seguono il Polenghi latte 100% italiano parzialmente scremato (65/100, prezzo 1,25 euro), mentre sul gradino più basso del podio troviamo il marchio più famoso, il Parmalat parzialmente scremato bontà e linea con vitamina D (65/100, 1,61 euro). Chiudono la top 5 Esselunga con il latte parzialmente scremato Uht a lunga conservazione 100% italiano (64/100, prezzo 1,17 euro) e il Conad latte Uht parzialmente scremato buono dal gusto leggero latte italiano (64/100, prezzo 0,99 euro).

Ogni latte non è uguale all’altro – Bellamica.it

Ci sono invece dei riscontri negativi per il Tre valli latte parzialmente scremato 100% italiano (47/100, prezzo 1,29 euro), ultimo tra i prodotti testati con punteggio deludente, unico sotto quota 50. Non va molto meglio nemmeno per ilM ila latte di montagna Uht parzialmente scremato 100% dell’Alto Adige, che raccoglie un punteggio di 56/100 (tra gli ultimi) ma allo stesso tempo è anche il più caro, con un prezzo medio di 1,86 euro.

Insomma, forse pensarci un po’ di più prima di mettere qualcosa in tavola non è detto sia sempre un male.

 

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