Tanti contribuenti perdono soldi perché non sanno quali sono le spese detraibili nel modello 730. Si tratta di un lungo elenco.
Compilare la dichiarazione dei redditi significa poter ottenere un rimborso recuperando parte delle spese sostenute nel corso dell’anno fiscale precedente l’invio del modello 730. Per ottenere il massimo possibile bisogna conoscere tutte le regole riguardanti la detrazione.

A maggio si aprirà il periodo della corsa alla presentazione della dichiarazione dei redditi. Sebbene ci siano tempo fino al 30 settembre tutti i contribuenti sono impazienti di compilare il 730 per ricevere il prima possibile l’eventuale rimborso. Pensate che ricca entrata nel mese di luglio sommando il rimborso del 730 e la quattordicesima mensilità. Un colpo grosso che aiuterà a ridurre i problemi economici. Può capitare durante l’anno di accumulare pagamenti in ritardo e di non poter affrontare spese indispensabili per l’alto costo della vita.
Ora è ritornato difficile anche pagare le bollette a causa del nuovo aumento dei prezzi dei luce e gas. Gli aiuti del Governo servono ma fino ad un certo punto e non durano in eterno. Bisogna cogliere, dunque, tutte le possibilità di risparmio senza lasciarsi scappare nemmeno un’occasione da sotto il naso. Quante e quali spese portate in detrazione nel 730? Siete certi di inserire tutte quelle possibili e di non dimenticare nulla? Proponiamo una panoramica che potrà aiutarvi.
L’elenco delle spese che danno un risparmio fiscale nel 2025
Iniziamo con il ricordare che la detrazione degli oneri spetta se le spese sono state effettuate con mezzi di pagamento tracciabili tranne le spese per l’acquisto di medicinali o dispositivi medici e per le prestazioni sanitarie presso strutture pubbliche o private accreditate al SSN. Dopo questa puntualizzazione è il momento di scendere nei dettagli delle spese detraibili.

Oltre quelle mediche già suggerite (rientrano anche le spese veterinarie) ci sono quelle riguardanti l’abitazione. Le detrazioni sono di
- 300 euro per chi è in affitto e ha reddito entro 15.494 euro e 150 euro con reddito fino a 30.987 euro,
- 496 euro per chi ha un contratto a canone concordato e reddito entro 15.494 euro o 248 con reddito fino a 30.987 euro,
- 992 euro per i lavoratori dipendenti che si sono trasferiti in un altro Comune per lavoro con reddito entro 15.494 euro e contratto di affitto o 496 con reddito fino a 30.987 euro.
- 20% del canone di affitto per gli over 31 (massimo 2 mila euro).
- 19% degli interessi passivi del mutuo con tetto di 4 mila euro per l’acquisto e 2.582 euro per la costruzione/ristrutturazione della casa principale,
- 19% delle spese per gli intermediari.
Ricordiamo che sono ammesse le spese per interventi di ristrutturazione legati ai Bonus edilizi. Le aliquote sono diverse in base alla misura utilizzata (50% per il Bonus ristrutturazione, fino al 65% per l’Ecobonus, 50% per il Bonus mobili e così via). Altre spese riguardano la famiglia e vanno dall’abbonamento al trasporto pubblico (19%) alle spese assicurative (19%) fino ai contributi previdenziali assistenziali (dal 23 al 43%) e per i collaboratori domestici. Ci sono, poi, le deduzioni per le adozioni internazionali, gli assegni di mantenimento, le spese funebri. Infine ricordiamo le spese per i figli inerenti la scuola, lo sport e l’iscrizione a corsi di musica.